Circolo Culturale Libertario Rimini

Libri in download

“Anarchismo in PDF”, gruppo in cui si possono trovare e discutere di tutti i materiali e le informazioni relative all’anarchia.
Questo è un gruppo di incontro tra anarchicx e coloro che sono interessati alla teoria libertaria.

https://www.facebook.com/groups/anarchismoenpdf

 

LA BFS EDIZIONI ha iniziato a pubblicare nel 1992,
proponendosi come un luogo di ricerca storico-scientifica, una “cassetta degli attrezzi” per un’analisi critica, non conformista ed antiautoritaria, della storia e dei mutamenti della società contemporanea.
In tutti questi anni amici, appassionati e ricercatori hanno trovato nella BFS edizioni il modo di dare voce e spazio alla memoria storica, alla riflessione su teorie e pratiche del passato e del presente, all’utopia di “rovesciare il futuro”.
In questi anni di intensa attività la BFS edizioni si è occupata soprattutto di ricerca storica, con una particolare attenzione a tematiche come antifascismo e Resistenza, antiautoritarismo e nonviolenza, anarchismo e movimento operaio. Con le pubblicazioni più recenti la BFS ha allargato i suoi interessi,
avvicinandosi all’attualità, alle sperimentazioni per una società “altra”, alle trasformazioni nel mondo del lavoro, alle questioni internazionali e ambientali.

http://www.bfs.it/edizioni/catalogo_completo.pdf

 

Pietro Stara
LA COMUNITÀ ESCLUDENTE

pp. 62 

La “Nuova Destra”, o meglio la “Nouvelle Droite”, nasce in Francia nel 1968 da diverse esperienze della destra radicale e neofascista francese, nel tentativo di rinnovare, anche energicamente, i paradigmi ideologici e gli orizzonti politici di un movimento che era entrato in profonda crisi di pensiero. Questo tentativo di rinnovamento porta una parte dei maggiori intellettuali di riferimento a staccarsi sempre più dalle aree politiche di provenienza e li conduce a cercare una “sintesi”quanto mai difficoltosa tra temi solitamente ad uso della sinistra radicale ed una lettura “a destra”degli stessi.
Questo testo analizza alcuni temi cari alla Nuova Destra, ormai diffusa, almeno dal punto di vista intellettuale, in molte parti dell’emisfero “Occidentale”, cercando di riportarli alla loro origine, che non è tanto quella appartenente a gruppi o gruppuscoli che si richiamano al fascismo od al nazismo, quanto ad una visione specificatamente “a destra”del mondo.
Nello stesso tempo l’autore si interroga su categorie politiche utilizzate spesso, ed in maniera disinvolta, “a sinistra”, esplorando non soltanto il loro utilizzo, ma anche il significato delle definizioni prese in questione.

[Giugno 2007]

https://www.zeroincondotta.org/testi/ps_lacomunitaescludente.pdf

 

Leonhard Schäfer
CONTRO HITLER

Gli anarchici e la resistenza tedesca dimenticata
pp. 74
ISBN 978-88-95950-43-3

La Germania non ebbe i suoi 25 luglio e 8 settembre e mancò una resistenza popolare significativa. Inoltre la resistenza contro il nazionalsocialismo fu resa più difficile dalla passività e dalla fedeltà al regime da parte della maggioranza della popolazione tedesca che, con le elezioni del 1933, aveva mandato al potere Hitler e la sua cricca, legittimandoli democraticamente.
Nonostante ciò questa resistenza esisteva ed era variegata e diffusa anche se in Germania vengono ancora celebrati ufficialmente soltanto i movimenti riconosciuti dalla storiografia statale che, dopo la spartizione del paese, si è servita della resistenza per dare una base identitaria, ideologica e di legittimazione ai diversi sistemi e strutture dei due Stati tedeschi. Con questo scritto si intende rendere omaggio alla resistenza del movimento operaio ed anarchico, ai gruppi dei giovani ribelli, ai gruppi “trasversali” e alla resistenza individuale in gran parte trascurati, “dimenticati” o taciuti dalla storiografia e nella consapevolezza popolare. .

[Settembre 2015]

https://www.zeroincondotta.org/testi/ls_controhitler.pdf

 

Marco Rossi
RIBELLI SENZA CONGEDO

Rivolte partigiane dopo la Liberazione (1945-1947)
pp. 96
ISBN 978-88-95950-09-9

Attorno alla data del 25 aprile 1945, considerata e celebrata come l’anniversario della Liberazione, permangono ancora molti equivoci e rimozioni, dettate da un evidente utilizzo politico della storia, sino al punto di ventilare la cancellazione di tale festa per sancire la conclusione della guerra che vide gli italiani combattersi su fronti opposti.
La principale mistificazione riguarda proprio la data stessa del 25 Aprile con cui si vorrebbe far iniziare e concludere l’insurrezione popolare contro il fascismo e l’occupazione nazista, negando che quella guerra civile e sociale aveva un “prima” e, soprattutto, che conobbe un “dopo” tutt’altro che composto e riconciliato sotto la bandiera della cosiddetta pacificazione nazionale.
Uno dei fatti che contraddicono palesemente questa rassicurante ricostruzione del passato è l’esperienza, comune a migliaia di partigiani che, a distanza di poco più di un anno dalla Liberazione, tornarono in montagna “per rifiuto di abitare nella Repubblica che mitraglia i contadini, libera i fascisti e mette gli operai alla disoccupazione”.
Tali insorgenze, nonostante le considerevoli dimensioni raggiunte, rimangono a tutt’oggi una parentesi pressoché ignorata e sconosciuta, a causa dell’evidente dissonanza che rappresentò e ancora rappresenta per la storia ufficiale della Resistenza.

Riedizione ampliata e riveduta.

[Aprile 2011]

https://www.zeroincondotta.org/testi/mr_ribellisenzacongedo.pdf

 

 

Andrea Papi
PER UN NUOVO UMANESIMO ANARCHICO

Realismo di un progettare libertario
pp.106 
ISBN 978-88-95950-07-5

L’anarchismo non merita la condizione di marginalità politica in cui da decenni sembra relegato. Dal dopoguerra, subito dopo una fugace fiammata in cui era apparso un importante centro d’interesse, il movimento anarchico soffre di frammentazione, di una capacità progettuale inadeguata e spesso carente e di grosse difficoltà a far parte del dibattito politico generale. Sono sempre più convinto che abbia bisogno di evolversi in una vera e propria metamorfosi in grado di affrontare e contrastare efficacemente la capacità dei sistemi di potere di adattarsi per emarginare inglobare e gestire le nostre vite. Al contempo intravedo con convinzione e chiarezza che l’anarchismo sia potenzialmente suscettibile di una rinascita sorprendente. I presupposti su cui si fonda e che continuano a dare senso al suo esserci trovano conferme costanti. Paradossalmente ne sanciscono una straordinaria possibile nuova vitalità. Ha solo bisogno di trovare gli stimoli e le motivazioni indispensabili per riuscire a prender la forma magna che gli spetta. (A.P.)

[gennaio 2009]

https://www.zeroincondotta.org/testi/ap_perunnuovo.pdf

 

Gabriele Fuga Enrico Maltini
PINELLI: CHI C’ERA QUELLA NOTTE
Ha collaborato Elda Necchi

In queste note sono raccolti documenti e impressioni su un tema tuttora assai nebuloso: chi altri c’era, oltre ai personaggi ormai ben noti, nella Questura milanese in quei giorni e in quella notte? Intorno a Pinelli si aggiravano funzionari di alto grado elusivi e sfuggenti, sui quali vi è ancora molto da chiarire: quale fu il loro ruolo, quale Stato e quali istituzioni servivano e come hanno potuto sottrarsi per anni alle inchieste della magistratura.

https://www.zeroincondotta.org/testi/gfem_pinellichiceraquellanotte.pdf

 

Martina Guerrini
DONNE CONTRO

Ribelli, sovversive, antifasciste nel Casellario Politico Centrale
pp. 82
ISBN 978-88-95950-29-7

Dalle prime sovversive che contrastarono lo squadrismo, alle operaie ribelli al regime, passando dalle militanti della cospirazione clandestina sino alle partigiane che seppero impugnare anche le armi, il fascismo dovette fare i conti con donne che non accettarono di sottomettersi al ruolo sociale e all’ideologia sessista che le voleva soltanto prolifiche e ubbidienti ‘giovani italiane’.

A rovesciare tale subalternità, sostenuta dallo stesso Mussolini, fu una capacità di autodeterminazione che un ventennio non riuscì a vincere: dalle tante piccole storie di opposizione nascoste tra le ‘anonime’ schedate del Casellario Politico, vengono infatti alla luce biografie di donne pronte a provocare la morale e la cultura dominanti.

Tale irrisolta contraddizione di genere emergerà anche all’interno delle formazioni partigiane e, successivamente, nella storiografia resistenziale che opererà una rimozione nei confronti delle combattenti e delle prospettive di radicale liberazione che perseguivano.

[Aprile 2013]

https://www.zeroincondotta.org/testi/mg_donnecontro.pdf

 

Ana Delso
TRECENTO UOMINI ED IO

Spagna 1936: autobiografia di una rivoluzionaria
pp.138 

Nel 1936, quando inizia la guerra civile spagnola, Ana Delso vive a Madrid; ha quindici anni. E’ una ragazza tra tante altre, nella quale noi impariamo presto a riconoscere, sul filo della sua appassionante autobiografia, un essere “ordinario che esce dall’ordinario” e che ci racconta anche la vita di centinaia, di migliaia di altri rivoluzionari che hanno lasciato la Spagna franchista nel 1939: incarcerati nei campi di concentramento del sud ovest della Francia, arruolati successivamente nelle brigate militarizzate del lavoro, braccati dalla Gestapo, dalla polizia di Vichy, da quella di Franco, combattenti nella Resistenza. Il suo libro è un contributo alla memoria collettiva del popolo spagnolo, una testimonianza di volontà, di amore per la vita, di libertà, di coraggio e soprattutto di speranza tenace in un mondo migliore.
Ana Delso vive a Montreal, Canada, dal 1951. Per 26 anni ha lavorato come operaia e sarta in una manifattura tessile.

[Marzo 2006]

https://www.zeroincondotta.org/testi/ad_trecentouomini.pdf

 

Monica Cerutti Giorgi
LA CLOWN DI DIO

Con una nota di Mara Paltrinieri e due annessi di Simone Weil
pp. 106 
ISBN 978-88.95950-32-7

“La semplice persistenza di un qualche servizio di umanità nel centro stesso della battaglia, nel punto culminante della ferocia, sarebbe una sfida clamorosa all’efferatezza scelta dal nemico e impostaci a nostra volta”, scrive Simone Weil (1909-1943) nel Progetto di una formazione di infermiere di prima linea.
Proposto ai vertici della resistenza francese a Londra durante la seconda guerra mondiale e ideato fin dai tempi della crisi dei Sudeti, il progetto intende portare il “coraggio non riscaldato dalla volontà di uccidere e avvolto da una tenerezza materna” sul fronte dell’immaginario bellico maschile.

[Giugno 2013]

https://www.zeroincondotta.org/testi/mcg_laclowndidio.pdf

 

Archivio Antifascista
FORZA NUOVA. I RAGAZZI VENUTI DA SALÒ

Dossier di controinformazione
pp. 48 

Complesso e per certi versi contraddittorio è il panorama storico e politico del neofascismo: vi sono forze che siedono in parlamento ed altre extraparlamentari, ci sono soggetti che si dichiarano tradizionalisti e altri che si professano rivoluzionari o anarchici di destra. Alcuni si rifanno al fascismo e altri al nazismo; chi si presenta come strenuo difensore dei valori cattolici e chi si dichiara filoislamico; altri ancora sono attraversati dall’esoterismo, e vi sono pure quelli che parlano il linguaggio della New o della Next Age. Comune è però il tentativo di sostituire la consapevolezza di vivere in una società divisa in classi con il mito nazionalista fondato sul mito comunitario di ‘sangue e suolo’.

download gratuito

http://www.zeroincondotta.org/volumi_esauriti/aa_forzanuova.html

 

G. Manfredonia, I. Rossi, M. Rossi, G. Sacchetti, F. Schirone, C. Venza
LA RESISTENZA SCONOSCIUTA

Gli anarchici e la lotta contro il fascismo
pp. 210 

Quale è stato l’apporto degli anarchici nella lotta contro il fascismo e quale il loro ruolo nella resistenza? Questo libro offre la possibilità di conoscere l’impegno libertario per tutto il periodo del ventennio, dall’esperienza degli Arditi del Popolo alle formazioni partigiane, in Italia come nell’esilio e nella rivoluzione spagnola del 1936. Non si tratta di una semplice ristampa del lavoro pubblicato nel 1995, ed ormai esaurito, ma di una edizione ampiamente riveduta e rinnovata: il formato è cambiato così come parte dei testi. Inoltre le riproduzioni dei giornali dell’epoca sono state trasferite su CDR (si tratta di 18 testate per un totale di 180 pag.); ad esse si sono aggiunte oltre 60 fotografie inerenti l’argomento, 50 volantini diffusi in Italia e nell’esilio e, come colonna sonora, 4 canti anarchici della resistenza.

download gratuito

http://www.zeroincondotta.org/volumi_esauriti/vari_resistenzasconosciuta.html

 

Mihail Aleksandrovič Bakunin. Conferenze

da Liber Liber

Dall’incipit del libro:

Nessuno dei grandi avvenimenti accaduti in Europa dopo la grande rivoluzione (1789-1793) ha l’importanza e la grandiosità di quelli che stanno svolgendosi oggi, dei quali è teatro Parigi. Due fatti storici, due rivoluzioni memorabili, avevano dato origine alla società che noi chiamiamo moderna, la società della civiltà borghese. Una, conosciuta col nome di Riforma, sul principio del secolo sedicesimo, aveva infranto l’onnipotenza della Chiesa, chiave di volta per l’edificio feudale; col distruggere questa potenza essa preparò la rovina dell’autorità indipendente e quasi assoluta della quale godevano i signorotti feudali, perchè questi, benedetti e protetti dalla Chiesa, proprio come i re e spesso contro i re, facevano derivare i loro diritti direttamente da un favore divino; si produsse così un impulso nuovo anche per l’emancipazione della classe borghese, lentamente preparata, durante i due secoli che avevano preceduta questa rivoluzione religiosa, dallo sviluppo sempre crescente delle libertà comunali, del commercio e dell’industria, sviluppo che l’aveva resa possibile e del quale era stata conseguenza necessaria. Ebbe origine da questa rivoluzione una autorità nuova, non ancora quella della borghesia, ma quella dello Stato, monarchico, costituzionale ed aristocratico in Inghilterra, monarchico, assolutista, nobile, militarista e burocratico in tutto il resto del continente Europeo, eccezione fatta di due piccole repubbliche: Svizzera e Paesi Bassi.

http://www.liberliber.it/online/autori/autori-b/mihail-aleksandrovic-bakunin/conferenze/

 

Errico Malatesta. Rivoluzione e lotta quotidiana

da Liber Liber

Dall’incipit del libro:

Quando Bakunin venne in Italia, una profonda crisi travagliava il paese, e specialmente quella parte eletta del paese che partecipava alla vita politica non per basso egoismo di avventurieri ed arrivisti, ma per ragioni ideali ed amore sincero di bene generale. Il nuovo regno dei Savoia, cui aveva messo capo la lotta per l’indipendenza d’Italia, non rispondeva punto alle aspirazioni di coloro che prima e meglio di tutti avevano promosso e sostenuto il movimento.

http://www.liberliber.it/online/autori/autori-m/errico-malatesta/rivoluzione-e-lotta-quotidiana/

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